
Il 30 settembre l’Agenzia del Territorio ha terminato il censimento dei fabbricati sconosciuti al Catasto, ma che risultano dai rilievi fotografici realizzati in due anni di attività mirata. Infatti a seguito delle disposizioni contenute nella scorsa Finanziaria entro il 31 dicembre di quest’anno si devono regolarizzare le case che non risultano al Catasto. La situazione da risanare è quella emersa dalla recente mappatura dalla quale risultano ben due milioni di immobili che non sono censiti nei tempi e nei modi stabiliti. Per regolarizzarli è sufficiente presentare regolare pratica di aggiornamento all’Agenzia del Territorio di competenza, pagando i tributi speciali catastali. Dopo il 31 dicembre gli immobili non regolarizzati subiranno una rendita presunta attribuita d’ufficio e il proprietario inadempiente sarà soggetto a sanzioni e oneri che l’agenzia del Territorio stabilirà oltre alle conseguenza del mancato versamento ICI. Quindi è bene regolarizzare le posizioni in essere anche perché le nuove tecnologie, le riprese dal satellite e i sistemi di rilevazione computerizzata permettono al Catasto di scovare gli immobili fuori regola. Fino ad oggi risultano regolarizzati solo 400 mila immobili e per il Fisco questi rappresentano una piccola parte rispetto alla massa di case e palazzi che sono ancora sconosciuti al Catasto. E dato che l’attesa del Fisco è di circa 1 miliardo di euro in imposte ce da preoccuparsi. Sono abilitati alla regolarizzazione delle posizioni i geometri e i liberi professionisti in genere. Il costo professionale dovrebbe aggirarsi sui 200 euro per vano catastale regolarizzato. Va ricordato poi che dal 1° luglio sono nulli i contratti di compravendita che non contengano o riportino in modo errato i dati catastali degli immobili. La nullità interessa anche gli atti di permuta, divisione, donazione, accettazione di eredità e i preliminari di compravendita. Quindi è bene correre ai ripari e aggiornare la propria posizione immobiliare al Catasto anche perché dal gennaio 2011 sarà istituita l’Anagrafe Immobiliare Integrata alla quale parteciperanno attivamente i Comuni, chiamati a collaborare per la riuscita dell’iniziativa. Per ricevere informazioni in merito potete inviare una mail a info@anama.it, l’associazione degli agenti immobiliari che si è messa a disposizione per fornire gratuitamente i dati necessari per orientare a dovere e in forma del tutto anonima tutti coloro che si trovano ad affrontare questa ennesima incombenza.